literature

antichi debiti 157

Deviation Actions

cao-cao's avatar
By
Published:
7K Views

Literature Text

Neji era giunto al monastero in due ore e non senza difficoltà. Il terreno mo solo era impervio ed insidioso ma i sentieri inesistenti e faceva molto freddo mentre lui era con vestiario normale.Alla fine aveva però  trovato una scala intagliata nella roccia viva e l'aveva percorsa ,sopra ripidissime pareti montuose ma giunto davanti al portone era ormai praticamente in ipotermia e svenne mentre questi si apriva, rivelando delle figure incappucciate che avanzavano. L’ultima cosa che percepì fu mani robuste ma gentili che lo sollevarono .
Si riprese poi in una stanza dal basso soffitto, molto semplice nell’arredo. Era stato curato, scaldato e rifocillato .Si alzò ,sentendo scandire delle preghiere e giunse in un cortile dove una dozzina di monaci con vesti arancioni leggere, che gli ricordavano quelle indossate da Shintesetsu na Yama, erano impegnati in varie attività  sia sacre che mondane .Due stavano giocando a go.
"Neji Hyuga..."fece il più basso dei monaci presenti che passava una scopa di saggina, spostando dei rifiuti "... cosa cerchi qui a Gandara?"
lui si fece avanti e si sedette a gambe incrociate davanti ai due giocatori."Forza per proteggere i miei compagni."
"I tuoi compagni?"chiese uno che componeva un disegno con delle polveri di gesso colorate " c'è una ragazza tra loro, immagino..."sorrise.
Neji pensò a Ten-Ten."Lei..."s'interruppe, abbassando lo sguardo.
"Cerchi vendetta quindi."sentenziò grave uno dei due giocatori, piazzando una pedina bianca e prendendo una tazza di tè. Un suo giovane confratello offrì al ragazzo una tazza della stessa bevanda. Neji conosceva molto bene il concetto di vendetta come shinobi. Ricordò però anche quello che aveva detto a Shikamaru. Shikamaru stava agendo da shinobi adesso ma lui?
"No "disse infine a loro come a se stesso,scuotendo la testa e riscaldandosi le mani con il calore della tazza."cerco giustizia."
"Giustizia?"Il giovane che gli aveva versato il tè rise rumorosamente, in un modo che gli ricordava il suo maestro poi divenne una maschera seria."Cosa credi tu di sapere su questo termine, Neji Hyuga ?Uomini più grandi e più saggi di te sono morti molto , molto vecchi, senza trovare una risposta a questo termine pur avendolo ricercata per tutta la vita."
"Un giovane shinobi sei tu, nient'altro."disse severo il giocatore di go con le pedine nera, un vecchio piccolo semicalvo e curvo,dalla pelle rugosa e  giallastra, piazzandone una delle sue pedine sulla plancia consunta, scuotendo leggermente la testa ."e qui … jutsu per vendette noi non insegniamo ."
Scese il silenzio, tranne per il rumore della scopa di saggina."Giustizia hai detto ... "riprese il giocatore delle pedine bianche, piazzando rapido la sua nuova mossa  "... per lei?Per il tuo paese?Per coloro che sono morti?"
" Oppure per te?"continuò il creatore di mandala, soffiando via la sua opera appena compiuta.
"Forse ciò che ha subito ti offende perchè hanno colpito ciò che possedevi?"domandò il monaco con la scopa, senza guardarlo, mentre si era portato a ripulire quelle polveri colorate.
"Una persona... non è una cosa, una proprietà."rispose lui prontamente.
"Osserva lassù, Neji Hyuga ."riprese il giocatore di go con il colore bianco, indicando sopra il cortile una delle montagne, dominata da un grande ghiacciaio dal riflesso bluastro ."Le grandi forme scure che intravedi dentro quell’ antico ghiacciaio sono esseri che hanno commesso tali e così numerose efferatezze da essere posti al di là del ciclo delle reincarnazioni e della compassione degli stessi bodhisattva."
"Lo hanno potuto fare in virtù proprio della loro forza, chiamandola con convinzione giustizia."continuò il creatore di mandala,iniziando una nuova opera."Ciò che qui s'impara, ciò che noi trasmettiamo a coloro che devono prendere il nostro posto dopo il nostro tempo in questa vita che ora abbiamo ha il potere di tenerli a bada. Questo potere non può uscire da qui perchè sbilancerebbe il mondo od addirittura potrebbe distruggerlo attraverso un' atto arbitrario."
"noi , come tutti quelli che ci hanno preceduto e quelli che ci succederanno, preghiamo ogni giorno di non doverlo usare."aggiunse il monaco con la scopa, mentre si sedeva di fianco a lui."Per sconfiggere un nemico o fare giustizia non esiste solo la forza od essere più forti di lui."
"Impegno, astuzia e determinazione sono altre vie, anche se non facili."concluse il giovane monaco, riprendendo la tazza vuota”così hanno fatto i grandi shinobi,un passo alla volta .Così è il procedere della costruzione della propria forza per gli uomini.”
Neji scosse la testa .Non è che non concordava sul fatto di crescere un passo alla volta ma non era solo il tempo a mancargli. Ripensò a quello che l’aveva condotto lì, alla frase che gli aveva indicato che doveva essere lì anche non aveva nominato il monastero in sé. Quello che aveva detto Shikamaru per convincerlo a piegarsi alla sua visione ed al suo modo d’agire."A volte,nonostante quanto ci impegniamo tutto si riduce ad una questione di pura forza e per vincere occorre possedere o riuscire a sviluppare una forza maggiore a quella del proprio avversario."ripetè a voce alta.
Per la prima volta percepì un genuino interesse dei presenti.” Chi l'ha detto?"chiese il rettore piazzando un’altra pedina bianca sulla plancia”Non sono di certo parole tue.”
"Un mio compagno ... uno degli individui che devo fermare."
"Chi l'ha detto secondo te dunque merita di morire?”s’incupì il monaco di fianco a lui.”E' tanto malvagio?"
Neji scosse la testa."No ... lo capisco ma non posso più sopportare questo suo agire e se ciò che m'insegnerete me lo permetterà... proverò a fermarlo senza doverlo uccidere."
"E se dovessi essere costretto a farlo? Sei pronto ad ucciderlo se questo fosse davvero giustizia?"
"..." Neji ebbe un lampo di furbizia negli occhi." non ho tutte le risposte,per questo sono qui."
Molti dei monaci sorrisero ed alcuni, tra cui il rettore, risero rumorosamente."Sembra che con questa frase tu ci abbia proprio messo nel sacco, ragazzo."
Il rettore si girò verso di lui, il volto passò dal riso ad una mortale serietà con naturalezza."Non è detto che tu possa riuscire ad apprendere i nostri segreti e non è detto che una volta appresi noi  ti permetteremo d'andartene.”
"Non ho comunque scelta ,rettore."Replicò deciso Neji e s’inchinò. "La prego."
Il rettore colpi una delle pedine del go con l’indice  e questa colpì il giovane dagli occhi bianchi in un punto di pressione, costringendolo a rimettersi a schiena dritta."Qui a Gandara non si pregano gli uomini ma gli dei,Neji."si alzò ed indicò di seguirlo, lanciandogli una veste di pelliccia dall’odore non proprio gradevole, anche se confortevole."t’ insegneremo questo per prima cosa."


Il rettore,che si presentò come Gongoro ,condusse Neji fuori dal monastero fino ad una piccola gola rocciosa lì vicino. Trovarono un ragazzino che indossava una veste pesante di pelo come quella indossata dallo shinobi di Konoha.Il suo aspetto ricordava a Neji quello d’un povero pastorello di capre d’altura ma stranamente il monaco si mostrò molto rispettoso."Aghengi-sama,i miei rispetti."
Il ragazzo gli appoggiò la mano sulla spalla, raggiungendola solo grazie al dislivello della pietra su cui si trovava. Sorrise"Gongoro-kun… sei cresciuto ancora,direi."
"Questi è  Neji Hyuga..."Gongoro indicò il giovane. " vuole sapere come uccidere un dio."detto questo s’allontanò con un saluto mentre il ragazzino girò intorno a Neji, studiandolo attentamente."Non sembri un dio, Neji Hyuga … perchè vuoi sapere come ucciderne uno?"
"Io...”cominciò il giovane ma l’altro lo fermo con un gesto della destra.
"Aspetta , fammi indovinare.... " alzò il mignolo “ ... una ragazza?Una bella ragazza?"
"No, cioè...non è..."
"Non è la ragione principale vuoi dire?Naturalmente."il pastorello si grattò il mento,annuendo."Hai provato a parlarci,prima?"
"Con chi?"Chiese lo Hyuga confuso.L’altro s’inerpicò verso una delle pareti della gola,facendogli gesto di seguirlo.
"Col dio che vuoi uccidere, no?Magari è solo un fraintendimento e lui un dio ragionevole."
Neji cercò di spiegare la situazione che per lui l'altro non capiva."Vuole fermare degli esseri malvagi che..."
"Nobilissimo." Sentenziò deciso Aghengi ,togliendo però di nuovo così la parola a Neji."Sai ?Molti dei fanno l'esatto contrario .Ritengono che la malvagità formi il carattere “si tirò poi un lembo della pelliccia”e che migliori il guardaroba."
"Dovrebbe affrontarli apertamente, non usare i loro stessi mezzi."replicò il giovane con tono leggermente indignato.
Aghengi guardò allora il giovane e sospirò."Forse non può... sai una cosa? Noi dei abbiamo spesso limiti come chiunque altro ma non ci piace ammetterlo o farlo sapere. "
Lo shinobi guardò meglio il ragazzino."Tu... sei un dio?"
L’altro battè le mani un paio di volte in tono di scherno,sorridendo allegro."Certo. Chi meglio di un dio può insegnarti come farne fuori uno?Guarda..."prese un ramo ed indicò la gola "... sono il dio di questa gola rocciosa .Ora non è la più rocciosa o la più ripida al mondo."si fece vicino,abbassando la voce "ed in realtà non è neanche quella posta più in alto su queste montagne- anche se questo non me lo sentirai mai ammettere ad altri dei locali."Fece un balzo sulla destra,continuando il discorso"Sai cosa le succederà se io vengo ucciso?"
Neji fece di no con la testa. In effetti non si era posto domande di tipo mistico o filosofico ma si ricordò degli strani sottintesi sentiti nella discussione tra Shikamaru e Jashin.Il piccolo dio continuò"La vallata sarà lasciata a sè stessa per un po’, fino a che non arriverà un'altro dio a prendersene cura …  oppure svanirà, magari le pareti crolleranno o sarà riempita dal ghiaccio o qualcos’altro che comunque la cancellerà dal mondo."Parlò molto seriamente"Uccidere un dio... può avere gravi conseguenze,Neji."Si sedette per prendere un otre e bere dell’acqua,poi afferrò un sasso e lo spostò di alcuni metri a valle "Chi è il dio in questione, in ogni caso?"
"Ecco...si chiama Shikamaru, Shikamaru Nara." Fece lo shinobi"Lui è..."
"Il genmeji?" Il tono era sincero di stupore."cavolo … non hai certo mire limitate .Inoltre scusa... ma non è un tuo amico?Almeno così ho sentito dire."
"Non voglio ucciderlo cioè... voglio uccidere le stesse creature che vuole fermare lui ma anche lui dev'essere fermato."
“…” l'altro lo guardò,scuotendo la testa tristemente“”potesti anche stare perdendo tempo,sai? Jashin è sceso nel mondo per ucciderlo. i meji sono associati a due perchè rappresentano grandi concetti in antitesi, non sono certo dei nanetti da giardino come me.”
il giovane ricordò alcune frasi udite e che ora gli apparivano avere un chiaro significato“Jashin l’ha definito un ’es”sere d’ inganni.”
“E lo è”confermò il piccolo dio” ma non è solo quello … vedi tu sei per trovare un’altra via ad un problema con due sole possibili scelte proprio perché hai interagito con lui.”
”non capisco.”
”l’illusione è ciò che non è ma uno può però far accadere le cose predisponendole o catalizzandole per caso, rendendo così reale un’idea. Unendo abilità e possibilità”prese una pietra di un certo peso e si spostò più a valle.”scommetto cher se ci ripensi attentamente tutti i tasselli che ti hanno portato qui ,a gandara,sono riconducibili a lui.”
”L’ha fatto di proposito?”
”Forse o forse no, anzì molto probabilmente no. E’ troppo inesperto per controllare i suoi poteri in un modo così affinato.”piazzò la pietra in un certo punto e la posizionò con il lato appuntito a monte”è anche possibile che tu sia un suo desiderio inespresso.”
”Vuole che lo uccida?”chiese Neji incredulo.
”Vuole che qualcuno lo fermi ma razionalmente ritiene che fermarsi porterebbe al disastro, ciò che cerca di prevenire.” continuò a riposizionare la pietra poi ci sedette sopra."Immagino soffra molto ... ma non è così raro,sai?Noi dei non siamo poi questa gran cosa e facciamo la fortuna dei venditori di antidepressivi."
”Lui ha detto che non sono in grado di battere lui con la mia tecnica del pugno gentile ma che lui non sarebbe in grado ,personalmente, di battere i seguaci del naga nero.”
il piccolo dio lanciò un fischio di stupore.”Il naga nero?Accidenti, ragazzo... continui ad accatastare pezzi da novanta uno dietro l’altro come tronchi in una legnaia…”indicò il grande ghiacciaio”… lui è lassù, uno dei nomi più illustri ad essere sottoghiaccio. Comunque il tuo amico ti ha detto bene… è come… sasso.”
”cosa?”lo shinobi guardò perplesso il pugno mostratogli da  Aghengi.Vedendo la sua confusione il dio fece altri gesti con la mano”sasso,forbice  e carta,no?.”spiegato il senso del suo discorso si mosse velocemente verso un'animale che belava ”puoi darmi una mano? Questa capra sta per partorire.”
Neji obbedì dopo qualche esitazione, tenendola ferma mentre Aghengi gli sussurrava all'orecchio. ””su da brava… su, è quasi fatto,sei bravissima.”
nato il cucciolo si allontanarono dagli ovini."ora ti spiegherò come funziona il sistema di chakra di un dio, così potrai usare la tua tecnica su di lui.ti spiegherò questo ed altro ma... dovrai fare una cosa per me."
"Certo."annui neji.Era preparato ad un dare per avere, anche se la richiesta non era del tipo che si aspettava.
"Quando sarà il momento di uccidere il tuo amico... prima prova ad ascoltarlo."
piccoli dei,giusta prospettiva, grande saggezza
© 2015 - 2024 cao-cao
Comments13
Join the community to add your comment. Already a deviant? Log In
arsheesh's avatar
Thanks for the fav :)